Se parliamo di medicinali e, più in generale, di farmaci oggetto di prescrizione medica che vengono di solito indirizzati dal personale medico a tutti quei pazienti che soffrono di problemi legati al sonno, allora è logico presumere che stiamo entrando in una branchia particolare, e particolarmente delicata della medicina, per la quale è giusto e doveroso dover occuparsi di tutta una serie di precisazioni necessarie.
In primo luogo, è bene dire che non sempre il cosiddetto sonnifero è alla portata di tutti, e non soltanto per una questione di ovvia prescrizione medica, ma proprio per costi: vi sono infatti prodotti che non sono proprio a basso impatto economico ma costosi e che vengono però considerati i top di gamma dal momento che sono sempre quelli a maggior impatto, vale a dire, cioè, ottimali nella risoluzione del problema.
Ma andiamo con ordine e andiamo ad analizzare il problema in questione.
Insonnia, disturbo del sonno e sonniferi: come orientarsi
Se parliamo di insonnia è ovvio che sappiamo più o meno tutti a che cosa stiamo facendo riferimento: vale a dire il classico problema di mancanza o assenza di sonno, incapacità più o meno accentuata di dormire, di addormentarsi, di avere sonni duraturi e di buona qualità.
Ma, perchè come in tutte le cose vi è sempre un ma, esistono delle specifiche da fare nel merito. In un primo momento
occorre distinguere la classica insonnia pur nelle sue mille sfaccettature, da tutti gli altri vari e differenti, e per di più in qualche modo fortemente soggettivi, disturbi del sonno.
Quando si parla di disturbi del sonno si entra in tutta una vasta tipologia di problematiche, sia di natura fisica che di natura strettamente emotiva e psicologica, che si generano in quei soggetti che non riescono a dormire oppure non arrivano a dormire bene o in modo continuato.
Va però fatta una precisazione per bene da questo punto di vista per quel che concerne gli aspetti specifici della questione perchè, da questo punto di vista
potremmo avere a che fare con una insonnia e dunque con un disturbo del sonno dal punto di vista della qualità e della quantità. In un primo caso, come si evince in modo ragionevole, si parla del tipo di sonno che, se pure si riesce ad ottenere, si porta avanti nella notte. E’ un disturbo che porta a dormire poco, male, con un sonno disturbato o interrotto.
Nel secondo caso, invece, è proprio una questione di durata e di tempi, dal momento che il soggetto in questione o non riesce ad addormentarsi per nulla oppure ci riesce ma questo sonno dura poco, ed è alternato a risvegli bruschi, e continui, e non produce la necessaria fase di riposo e rigenerazione del corpo.
A queste questioni si uniscono anche i concetti di
ciclicità, transitorietà e cronicità della stessa insonnia. Un paziente, cioè, si può trovare a soffrire di un disturbo del sonno che faccia riferimento, come nell’ultimo caso, a una cosa quasi atavica, che non smette mai, che non abbandona il soggetto. La persona che ne soffre non riesce a dormire se non mai, quasi sempre, e ogni notte la questione si presenta, magari da anni.
Nel caso della transitorietà si parla di un disturbo di sonno passeggero, vale a dire il paziente per un qualche problema, o motivo, sia di salute che psicologico, finisce per trovarsi a soffrire di una condizione di insonnia momentanea, che però è invasiva, ancorché passeggera.
Infine il paziente che soffre di insonnia ciclica è quello che alterna periodi in cui dorme più o meno bene ad altri in cui non ci riesce e dunque l’insonnia ritorna in alternanze regolari, più o meno, di tempo.
Come risolvere l’insonnia: sonniferi top di gamma e efficacia
Sappiamo che esistono vari modi per poter curare la insonnia e che il primo passaggio è quello di consultarsi ovviamente con un medico di fiducia per indagare nel merito. Il dottore una volta avuta chiara la questione analizza la necessità di un tipo di terapia che, se indirizzato sul fronte farmacologico, può portare all’uso di medicinali top di gamma, anche se magari più costosi, come i farmaci z, i barbiturici e le benzodiazepine.
In tutti e tre i casi
parliamo di medicinali fortemente efficaci, con una elevata capacità risolutiva e un basso coefficiente di interazione e di effetti collaterali. In poche parole, sono farmaci sicuri e affidabili, prescritti oggi con molta frequenza dai medici di fronte a casi in cui sia opportuno.
La cosa di cui occorre tenere a mente il concetto è che i sonniferi sono comunque prodotti che portano ad una valutazione attenta da parte del medico, perchè una seppur piccola possibilità di effetto collaterale vi è sempre. Ed è ovvio che
rispetto agli anti depressivi, gli ansiolitici quando si parla di sonniferi in linea di massima si fa riferimento a medicinali di impatto minore. Ma prescriverli con leggerezza non è solo un errore medico e un abuso, ma anche un grosso rischio.
Gli effetti collaterali infatti possono essere molti, anche se gli studi ormai sono elevati e affidabili da questo punto di vista. Il fatto è che il paziente è sempre diverso, caso per caso.
Analisi della persona, quadro clinico e sonnifero adatto
Di conseguenza il medico sia di base che lo specialista a cui ci si rivolge quando si hanno dei problemi con il sonno e si soffre davvero di insonnia, non solo deve arrivare alla prescrizione del farmaco come eventuale ultima analisi laddove altre pratiche non abbiano dimostrato efficacia, ma deve conoscere tutto il quadro su quel paziente.
Ad esempio
che tipo di vita fa quel soggetto? Il paziente che abitudini ha a livello alimentare? Conduce una vita stressante, sta attraversando un momento difficile, ad esempio sul fronte del lavoro o della vita familiare e affettiva? Ha un problema di ansia e stress pregresso?
Inoltre, il paziente che tipi eventuali di medicinali già prende? Ha delle patologie?
Insomma, il medico deve sapere bene chi sia quel paziente, e che genere di interazioni si possono creare tra il sonnifero e eventuali altri farmaci che costui prende abitualmente.
Inoltre dovrebbe aver provato altre strade, prima, come una dieta, un cambio di abitudini e farmaci naturali. Solo come ultima ipotesi, dunque, il sonnifero.