Non ci troviamo certo in una delle epoche storiche più tranquille, dal punto di vista collettivo, singolo, e sia lavorativo e professionale che, per così dire, sociale.
In una società sempre più dedicata alla fretta, alla frenesia, una delle principali conseguenze negative della nostra continua corsa contro il tempo è il diffondersi di un crescente, dilagante senso di stress.
Potremmo dire che oggi lo stress e in generale l’ansia sono due dei principali fenomeni negativi con cui abbiamo a che fare tutti i giorni delle nostre vite. Non ci fermiamo mai e quando succede, capita non per le ragioni giuste.
Ovvero, forse, spesso almeno, è perchè non ce la facciamo più. I fenomeni, o per così dire i disturbi da stress e ansia finiscono poi a loro volta per generare delle problematiche a corollario, ed una di queste è l’insonnia.
Oggi è calcolato che mediamente un soggetto su tre ha sofferto almeno più di una volta di insonnia nella sua vita. Ma che cosa è davvero l’insonnia? E nel caso come si cura?
Insonnia, il grande disturbo: come curarlo, commenti e casi specifici
Siamo abituati a pensare che per risolvere il problema della insonnia si possa tranquillamente prendere un sonnifero e il problema è bello che andato. Non è così. O meglio, per essere chiari:
il sonnifero è senza alcun dubbio uno degli strumenti più efficaci per poter combattere i molteplici casi di insonnia, ma non è certo qualcosa da poter fare così, a cuor leggero. Infatti i sonniferi per curare l’insonnia vengono sempre e comunque prescritti da un medico e prima di arrivare alla somministrazione, di norma, è necessario tutto un percorso particolare per poter ottenere la certezza della correttezza della terapia.
Ecco perchè dovremmo partire dal chiederci? Cosa è davvero l’Insonnia?
Insonnia, cosa è davvero e come risolvere il problema
Alla luce di tutto quello che sappiamo oggi grazie ai progressi della scienza e della medicina possiamo ben dire che l’insonnia è un termine che accomuna tutti i disturbi del sonno che implicano in linea generale una incapacità a prendere sonno e di fatto a dormire ma che è soggetta a tanti tipi di varianti.
Nel dettaglio
potremmo parlare di una insonnia ciclica o cronica se il paziente che ne è affetto non riesce a dormire a intervalli regolari di tempo, di fasi del mese, o nel caso di quella cronica, praticamente non riesce a dormire mai o quasi mai.
In contemporanea poi si parla di insonnia transitoria e temporanea se il paziente, specie se affetto da condizioni di forte stress momentaneo, perde la capacità di auto regolamentare il proprio ciclo del sonno ma solo per brevi periodi di tempo.
Una ulteriore condizione di disagio è quella che fa invece riferimento alla perdita di sonno sul fronte della qualità e della quantità quando ovvero sia il soggetto non riesce a dormire abbastanza, o per niente (nel secondo caso) oppure ci riesce ma capita che il sonno si interrompe, ed è frastagliato e disturbato.
Per risolvere il problema la cosa principale da fare, una volta constatato che questa insonnia non è passeggera e anzi ci condiziona tanto da rendere quasi impossibile andare avanti sia sul piano della stanchezza psico fisica che delle relazioni inter personali, è quello di andare dal medico.
Cura medica, analisi e valutazioni e farmacologia
Anche seguendo i vari e tanti commenti da parte dei diversi soggetti che in tutto il mondo fanno uso di sonniferi per poter risollevarsi da una grave situazione di insonnia, appare come siano i medici i principali strumenti a cui far riferimento per inquadrare la problematica. Infatti
da questo punto di vista è il dottore di riferimento il nostro ‘riferimento’ per capire come procedere e magari arrivare a scoprire il motivo scatenante. Infatti, secondo molti dei commenti, uno dei principali motivi da cui deriva la nostra insonnia è quello relativo ad una certa instabilità emotiva.
Sul piano sociale e relazionale, si sa, siamo tutti abbastanza provati da questo punto di vista. Molti sono i commenti e i racconti di persone che non riescono a dormire per via di una certa problematica relazionale, sentimentale ed affettiva. Sono sempre di più infatti ad esempio gli uomini e le donne che soffrono di insonnia per ragioni di cuore, per un amore che sta finendo o che non riesce a sbocciare, per non essere contraccambiati o per trovarsi in relazioni che stanno impaludando nella perdita di feeling, nelle litigate e nelle incomprensioni.
Un altro dei fronti su cui si patisce molto è quello dei figli. Essere responsabili della crescita e della protezione dei propri figli lascia moltissime persone senza sonno la notte. La nostra insonnia è il frutto della insicurezza che nutriamo verso la nostra vita, la nostra capacità di reggere l’urto rispetto alle incertezze economiche e sociali di oggi e di domani e soprattutto del tipo di avvenire che siamo in grado di dare a tutti i nostri eredi.
Tra le ragioni poi attorno a cui si registrano i principali commenti di crisi di insonnia che diventano vere patologia vi sono quelle lavorative e professionali. Si parte dal non aver un lavoro attraverso il quale poter costruirsi le basi di una vita indipendente e magari una famiglia, alla difficoltà di mantenere il lavoro in situazioni di crisi economiche, passando per i dubbi di non riuscire tenere conto di tutte le spese e le difficoltà finanziarie che derivano da stipendi non adeguati alle proprie necessità.
A questo si lega spesso anche la situazione del trovarsi in un posto di lavoro non gratificante, magari sotto il giogo della pressione di un capo fin troppo eccessivo, o di colleghi di lavoro insopportabili, ambigui, e in condizioni di assenza di collaborazione ed armonia.
A questo si possono poi sommare tanti altri fattori: moltissimi racconti fanno riferimento alle amicizie che non risultano appaganti o sincere, o alla stretta sfera sessuale che non sembra soddisfare molte persone sia uomini che donne, oppure alle relazioni con i familiari non più idilliache come un tempo.
Vi sono poi anche le condizioni alimentari, le abitudini di vita e lo stile di vita che andiamo ad assumere tutti i giorni a poterci condizionare, in negativo, nello sviluppare situazioni di insonnia acclarata.