Quando si parla di insonnia spesso si è di base portati a pensare che la principale e univoca e unica soluzione per superare il nostro problema sia la assunzione di farmaci di base psico attiva, vale a dire i noti sonniferi.
Non è così, o non è così almeno sempre: esiste infatti tutta una branchia che fa riferimento all’uso di sonniferi naturali i quali hanno in dote tutta una serie di proprietà e peculiarità tali da poter risolvere molti casi di insonnia.
Tra i principali rimedi e sonniferi naturali che si conoscono oggi vi è la melatonina. Ma che cosa è la melatonina e come funziona? Quali sono le sue proprietà? E’ veramente efficace ed ha effetti collaterali?
Andiamo ad analizzarla più da vicino.
Melatonina, cos’è
La melatonina è stata scoperta più o meno 50 anni fa e nel dettaglio nel 1958 da Aaron Lerner, un dermatologo che isolò un ormone nella ghiandola pineale delle mucche.
Per diversi anni sulla melatonina si è detto di tutto e ancora oggi l’argomento è più che mai attuale circa la sua efficacia. La Melatonina è utile davvero?
Allo stato attuale delle cose la ricerca sta lavorando per raccogliere dati elementi in merito all’uso, i dosaggi ed i tempi di terapia. Sono state inoltre portate avanti delle nuove ipotesi circa i possibili usi della melatonina nel campo delle malattie degenerative e nel trattamento dell’invecchiamento.
Sappiamo, comunque sia, che la melatonina è un ormone molto determinante dato che regola il ritmo circadiano del corpo. La sua secrezione viene gestita dalla luce: quando lo stimolo luminoso arriva alla retina viene inviato un segnale all’epifisi dove viene inibita la sua secrezione. Il buio, vice versa, ne stimola il rilascio.
Per questa ragione quindi la melatonina ha un picco nelle ore notturne e valori molto più bassi durante il giorno. Dal momento che la melatonina ha un effetto di sedazione il cervello la usa come una specie di segnale per comunicare all’organismo che è buio e che è arrivato il momento di dormire.
Melatonina in poche parole
La melatonina è dunque un ormone lipo-idrosolubile prodotto dall’Epifisi, una piccola ghiandola presente nel cervello. Viene come detto generata durante la notte in risposta alla mancata stimolazione dei foto recettori retinici della luce diurna. La melatonina è molto bassa durante i primi tre mesi di vita e senza notevoli differenze tra livelli notturni e diurni. Dal 4-6 mese i gradi di melatonina aumentano man mano con un picco a 3 anni. La sua produzione cala con l’età a fronte della calcificazione dell’Epifisi.
Melatonina e disturbi del sonno
I disturbi del sonno si possono classificare in due principali categorie: da una parte troviamo i soggetti che fanno molta fatica a prendere sonno ma che quando si addormentano portano a termine il loro riposo; dall’altra vi sono invece le persone che si addormentano facilmente ma che si svegliano nel cuore della notte e non riescono più a riaddormentarsi.
La melatonina si è palesata come un elemento molto efficace specie nel primo caso per il quale opera andando a ripristinare i naturali ritmi biologici dell’organismo. Alcuni disturbi del sonno dipendono in grande parte infatti dallo sfalso del ciclo di secrezione della melatonina e nel contempo un deficit quantitativo è piuttosto raro.
La bontà della scelta della cura della melatonina nella situazione, per esempio del jat-lag è stata molto riscontata.
Il jet-lag come ben noto è la cosiddetta sindrome da fuso orario che va a colpire coloro che viaggiano da una parte all’altra del mondo. Tipica delle hostess di voli intercontinentali, si basa per disturbi del sonno, mancanza di appetito, difficoltà digestive, nervosismo ed irritabilità. Un integrazione di melatonina va a fare in modo, in questi casi, di regolarizzare l’orologio interno, andando a risolvere il problema generato dal fuso orario.
Effetti collaterali della melatonina
Non vi sono al momento, non ancora, degli studi scientifici che dimostrino l’assenza di effetti collaterali dovuti da un’assunzione cronica di melatonina. Anche per questa ragione l’uso continuato della melatonina come agente anti invecchiamento è dubbioso, tanto che in alcuni studi si denuncia un ipotetico effetto depressivo in soggetti predisposti.
La melatonina è al contrario priva di controindicazioni quando viene presa per brevi periodi.
Quando si parla di melatonina ovviamente si parla di integratore; stando all’FDA, questa sostanza non è ancora vista come un vero e proprio farmaco e come tale le libertà chimiche di produzione e di commercio sono molto diverse. La melatonina può essere venduta con una certa libertà nelle farmacie come prodotto da banco ma anche nelle erboristerie e nei supermercati autorizzati.
Dosi di assunzione
Stando ai riscontri ed alle principali indicazioni dei medici di norma la melatonina viene assunta sotto forma di compresse che ne contengono dagli 1 ai 5 mg. Sono utili e bastano a quanto pare dunque uno o due milligrammi di melatonina per far migliorare i valori ematici di questo ormone. Solo dopo 4,6,8 ore tali valori tornano nella norma; bisogna dire che esistono integratori in modalità rapida che generano un immediato picco di melatonina ed altri a lento rilascio con, ovvio, picchi inferiori ma diluiti nel tempo.
Solo il medico, attraverso una doverosa anamnesi del paziente, potrà dire se è corretto o meno procedere con l’assunzione di una determinata tipologia di melatonina, consentendo di ottenere il massimo risultato nella massima sicurezza.
Alla luce di questo appare logico e doveroso un chiarimento finale. Sia nel caso si parli di sonniferi naturali come per appunto la melatonina, che peraltro come detto viene ad oggi ancora visto come integratore in verità, che poi nel caso ancor più specifico dell’uso di sonniferi veri e propri, è doveroso un approccio medico accurato.
Non significa, infatti, che se la melatonina è acquistabile in supermercato, noi possiamo assumerla come ci pare e piace. Dovremmo sempre chiacchierarne almeno con il nostro medico di base per poter, quanto meno, inquadrare il problema e individuare le possibili cause o ragioni da cui la nostra insonnia deriva.
La melatonina dunque potrebbe funzionare o meno, e integrare o corroborare il nostro processo di addormentamento naturale, ma è di per sè come per gli altri casi un prodotto che andiamo ad assumere in maniera artificiale, e dunque va sempre e comunque posto all’attenzione del nostro medico di famiglia.