Quando si parla di problemi o di disturbi del sonno si finisce in un modo o nell’altro per assumere un significativo senso di agitazione, perchè di per sè, nei fatti, è esattamente e proprio di questo che si parla, e come in un classico circolo vizioso, una forma di nevrosi finisce per acuirsi ancora di più.
Ecco perchè bisogna andare con tutte le cautele del caso e la calma a fondo delle questione quando si parla di disturbi del sonno o più in generale di insonnia.
Di che cosa in particolare stiamo parlando? E come si può curare? E’ vero che esistono delle medicine e farmaci che possono risolvere il problema e hanno basso o nullo impatto a livello di effetti collaterali? Ed è meglio assumere medicine in compresse o in forma di gocce?
Esistono rimedi naturali, percorsi terapeutici e psicologici e anche, perchè no, alimentari e di stili di vita che possiamo assumere per risolvere il problema?
A queste e ad altre risposte proviamo a dare una risposta.
Cosa è l’insonnia, come risolverla, e uso di compresse o gocce
Dal punto di vista letterale con il termine “insonnia” si fa in poche parole riferimento alla “mancanza di sogni”: questa traduzione letterale (dal latino insomnia): nel gergo tecnico, nella pratica medica e psicologica, è più corretto ad ogni buon conto parlare, quando ci si rivolge al tema della insonnia ad una definizione più ampia come quella, già citata, del disturbo del sonno.
Da questo punto di vista
possiamo dire che il disturbo del sonno può essere molto diverso, e a tutti gli effetti lo è e lo è per tutti i pazienti e per tutti i casi che sono, oltre che pur sempre raggruppabili in macro aree e casi generali, del tutto soggettivo. Dal punto di vista medico, possiamo dire, volendo dare una visione generale di tale disturbo, questo.
Stiamo parlando di una condizione a dir poco comune, in tutto il mondo per migliaia e migliaia di persone, se non milioni: una condizione in cui il soggetto che ne è affetto fatica ad addormentarsi o non ci riesce per niente oppure ancora il suo sonno è disturbato e interrotto e viene sfalsato al punto di vista pratico su di un piano squisitamente di qualità del sonno oppure di quantità.
In poche parole
Il soggetto che ne è affetto, finisce gioco forza per subire dei piccoli o grandi traumi nel sonno che può durare poco o nulla, lasciando così il paziente nella classica situazione della notte in bianco, o può indurlo a subire delle interruzioni continue, sporadica, perenni o occasionali. Ancora, può capitare che il soggetto riesca a dormire, ma la qualità del suo sonno è a dir poco scadente, contraddistinta da agitazione, senso di panico, malanimo, nervosismo. E il risultato quale sarà? Che al risveglio, ci si sente più stanchi di prima.
A dire il vero poi non è del tutto giusto parlare di insonnia come una malattia; in verità infatti, si tratta di un segno che accomuna molte patologie. Quali possono essere le cause e i sintomi?
Insonnia, quali sono le cause e i sintomi
Tra le cause della insonnia e di ogni singola difficoltà all’addormentamento può dipendere da fattori psicologici, emotivi ma anche fisici, oppure anche da insulti esterni (rumori continui) e ancora da numerose altre situazioni come un abuso di alcuni farmaci (per la cura del raffreddore, farmaci dimagranti), droghe e alcol.
In generale è appurato come una sorta di problematica di insonnia si connette ad una situazione di inter connessione con situazioni di stress e ansia, ed ha una forte correlazione con la assunzione di sostanze eccitanti (esempio la caffeina), o alla depressione, e più in generale, come diversi medici asseriscono, a patologie, dolore fisico, malattie tiroidee, sindrome premestruale, stress. L’insonnia sembra essere più comune tra gli anziani rispetto ai giovani.
Quanto ai sintomi
l’insonnia può essere un fenomeno saltuario o frequente, cronico o occasionale, caratterizzato da: difficoltà ad addormentarsi, disattenzione, mal di testa, percezione di non aver riposato al risveglio, preoccupazioni nel corso del sonno, risvegli ripetuti durante il sonno, stanchezza e sonnolenza diurna, abbondanza di irritabilità.
Molto importante è ovviamente in primo luogo partire da alcune proverbiali prove di auto regolamentazione. Che iniziano con dieta e alimentazione. Ovviamente esistono anche delle cure naturali e in un modo o in un altro molte situazioni di insonnia si risolvono così, con rimedi che siano il meno possibili invasivi.
Ma non basta. Dal punto di vista medico infatti esistono molti casi in cui la farmacologia è l’unica vera strada per una vera risoluzione del problema. Ovvio, che poi, non può essere un trattamento a vita e va, o almeno andrebbe, accompagnato da un percorso psicologico o psichiatrico volto a indagare sulla ragione profonda della insonnia.
Cura farmacologica: compresse o gocce
I farmaci per la Cura della insonnia non sono pensati per sostituire il rapporto stretto tra il professionista della salute e paziente. In primo luogo infatti quando ci si occupa di questo problema deve essere in fatti sempre il proprio medico curante oppure anche lo specialista a prendere una decisione nel merito di ciò che occorre fare e cosa è opportuno valutare prima di assumere farmaci per la cura della insonnia.
In particolare
prima di seguire un percorso farmacologico è bene capire in fondo il motivo che si nasconde alle spalle del sintomo che produce il disturbo del sonno.
Del resto come si capisce, sarebbe inopportuno e pericoloso e nocivo passare subito ad assumere farmaci quando l’insonnia si palesa in modo saltuario ed occasionale. Nel caso appena analizzato, la difficoltà all’addormentamento potrebbe essere dovuta ad una giornata pesante o ad un pasto troppo pesante, e di conseguenza la somministrazione di sostanze specifiche come ipnotici sia in forma di compresse che di gocce, per favorire il sonno non è consigliata.
Ovviamente la differenza in quanto a posologia o efficacia del trattamento non produce grosse differenze se si usano pillole e dunque compresse, oppure gocce. La vera differenza può, forse, scattare nel momento in cui ci si trova ad avere delle problematiche a livello gastro intestinale e questo può indurre a usare gocce al posto delle compresse. Ma è comunque molto, molto soggettivo, e si tratta di indicazioni molto sommarie.
Chiedere, sempre e comunque, parere al proprio medico.