In un contesto sociale come quello in cui viviamo, nel quale vi è una profonda, continua interazione e una frenesia dilagante in tutti i contesti nei quali esprimiamo il nostro ‘io’, ci troviamo, in un numero sempre più ampio e impressionante da certi punti di vista, a patire dei prezzi e delle conseguenze di un mood comportamentale volto alla continua corsa, all’eccesso e alla sovraesposizione di noi stessi ad un perenne gioco di pretese.
Ne derivano situazioni e problematiche più o meno invasive come l’ansia, lo stress, e l’insonnia, che stanno sempre di più accompagnando un numero di persone, in tutto il mondo, in incredibile crescita.
Da dove nascono stress e insonnia
Siamo noi, pretendendo forse troppo da noi stessi, che andiamo a stimolare quelle corde della resistenza o a toccarne di altre, nella nostra psiche, che magari sono già sensibili a problematiche relative all’ansia e al peso dello stress, di qualunque tipo sia, a esporci a questi problemi.
Certo, però, non è sempre così, e a volte potremmo dover constatare che in realtà si tratta appena di patologie o situazioni che non dipendono da noi. La conseguenza però è la stessa: siamo agitati, ansiosi, stressati e non riusciamo a dormire.
In particolar modo con l’insonnia, come ce la caviamo? Come possiamo risolverla? Andiamo a vederci chiaro.
Insonnia, come curarla
Diciamocela tutta. L’insonnia accompagna più o meno la vita di tutti noi. Certo, se ci capita di non dormire una o due notti di seguito, ed è una cosa transitoria, allora potremmo non darci peso. Se invece la situazione è continuativa, ciclica, fino a farsi cronica allora sì che dobbiamo porre rimedio.
Prima di entrare nel merito di quali siano i percorsi e i passi corretti da fare, possiamo sintetizzare il tutto asserendo che oramai
la principale e accreditata strada per curare la insonnia è l’uso di farmaci chiamati comunemente sonniferi. Cosa sono i sonniferi lo sappiamo di base, di fondo, dal momento che fanno parte dell’immaginario collettivo. Quello che dobbiamo precisare subito, però, è che pur essendo medicine di tipo invasivo e psico attive i sonniferi oggi sono considerati sicuri ed efficaci e hanno la buona nomea, in effetti, di produrre nella quotidianità un numero sempre minore di effetti indesiderati.
Possiamo anche dire che ormai la gamma di sonniferi che troviamo nel mercato della farmaceutica sono così tanti, ed hanno un tale potere risolutivo da poter essere, in linea di massima, prescritti per situazioni di gravità più o meno accentuata, e magari inter connessa a situazioni di ansia e stress e magari anche a stati depressivi, con una certa percezione di efficacia. Vale a dire, si ha quasi la certezza di risolvere il problema.
Da questo punto di vista
volendo elencare i sonniferi migliori da un punto pratico di analisi che punto, da un lato sulla efficacia e dall’altro sulla corretta e migliore relazione tra qualità e prezzo, potremmo suggerire di gran lunga, come fanno gli stessi specialisti del settore del resto, l’uso di farmaci con benzodiazepine o a base di benzodiazepine, a cui si collegano anche tutti quelli che rientrano nella branchia dei farmaci Z.
Stiamo parlando in questi casi di due particolari e ampie anzi ampissime categorie di medicinali che rientrano in quelle cosiddette psico attive. Da una parte i farmaci z e dall’altra le benzodiazepine rappresentano una soluzione corretta e in linea generale efficace per diverse situazioni legate a:
- insonnia
- insonnia grave o cronica
- situazioni di ansia costante
- stress
- depressione
- sbalzi di umore
e via via tante altre forme di disturbi e fastidi connessi a queste problematiche. Questi farmaci di fatto hanno soppiantato l’uso dei barbiturici che tra l’altro continuano certo ad essere usati, ma avendo un peso di interazione più invasivo, e portando in ‘dote’ una maggior propensione, diciamo così, a poter indurre almeno in linea teoria degli effetti collaterali allora in molti casi i medici preferiscono sceglierli per situazioni di disturbo più avanzato e specifico, dando priorità dunque alle altre due branchie per l’insonnia.
Ma cosa deve fare di base un paziente quando si accorge che non riesce a dormire?
Insorge l’insonnia, cosa deve fare il paziente
Come detto, se ci si trova in una condizione di insonnia costante e invasiva e la nostra vita non è più la stessa, se le notti in bianco sono troppe, e continue, e le condizioni di vita quotidiana ne stanno risentendo con tutto ciò che questo implica in termini di concentrazione e equilibrio nella vita privata, affettiva, lavorativa e sociale, allora è il momento di prendere l’iniziativa.
Il primo passo è, come per tutte le altre problematiche di cui una persona può soffrire
rivolgersi al proprio medico curante. Infatti il medico di base è il primo architrave, e l’avamposto principale da cui possiamo e anzi dobbiamo iniziare la nostra battaglia. E’ davvero importante fare questo primo passo, sia perchè dal punto di vista medico e legale nessuno può prescriverci un sonnifero se non è medico, ma anche perchè, a differenza di qualunque altro medico a cui possiamo rivolgersi, il medico di famiglia di norma ha una conoscenza approfondita della nostra situazione generale.
In poche parole costui non solo conosce la nostra situazione di salute in linea di massima, ma sa anche quali farmaci stiamo assumendo, nel caso, e per quali problematiche e o patologie: conosce, perchè è stato lui a prescriverle, da quanto tempo non facciamo le analisi, e cosa hanno indicato, e quali sono le tendenze a problemi di salute che possiamo avere.
In più, di norma, il medico di base è la persona a cui il paziente confida più volentieri quelle che sono le sue abitudini alimentari o lo stile di vita, o quelli che possono essere i suoi eccessi o vizi o gli approcci alla vita e alla routine di tutti i giorni.
Più di altri, conosce se siamo delle persone molto attive o sedentarie, se il nostro lavoro o le nostre abitudini di vita ci sottopongono a stress, e cosa ancor più importante, conosce la nostra famiglia, che di fondo potrebbe essere uno degli humus da cui l’insonnia deriva.
Accanto alla figura del medico di base, spesso, è necessaria poi quella di uno specialista come può essere uno psicologo o uno psichiatra e non è escluso che non possa essere utile anche un percorso di dieta per poter provare a invertire la rotta delle nostre notti insonni.