Sempre più persone al giorno di oggi fanno riferimento ad un uso, sia parziale che prolungato, ai sonniferi, vale a dire a tutti quei particolari farmaci specifici che sono destinati alla cura dei vari differenti disturbi del sonno.
Quando si parla di disturbo del sonno e dunque, in linea molto più estesa e generalizzata di insonnia, è ovvio che si faccia riferimento tuttavia ad una vasta e variegata gamma di situazioni, problematiche, e casistiche pressappoco infinite.
In effetti, basta pensare a quanti casi vengono risolti con un particolare farmaco, piuttosto che un altro, o magari non ottengono risposte convincenti con un particolare medicinale, o un dosaggio specifico. E così, via discorrendo. Questo per dire che l’uso dei medicinali è di per sè una soluzione che, se fatta a dovere e ‘disegnata’ seguendo, per così dire, i tratti del quadro clinico del paziente può o meno dare risultati significativi.
Ma c’è poi anche un altra cosa importante da dire. Non sempre, almeno non nei casi di gravità non accentuata, il sonnifero a livello di farmaco è necessario. Anzi, l’uso e l’eventuale abuso può essere per fino deleterio.
Ecco perchè in molti casi è importante puntare su sonniferi naturali.
Sonniferi naturali: cosa sono, e come funzionano
Quando si parla di sonniferi naturali, chiaramente in modo molto netto si fa riferimento a tutti quei prodotti, elementi, e medicinali che non sono evidentemente creati, o non soltanto almeno, nei laboratori e non sono artefatti ma, per appunto, per definizione, sono naturali, ovvero si trovano in natura in una essenza che non necessità di alterazioni cliniche, chimiche o di laboratorio.
Quando si parla di sonniferi naturali, spesso si affondano le mani anche in tutta una serie di branchie come quella della erboristeria o della medicina alternativa, ma non bisogna pensare a queste cure e a queste pratiche come procedure che lasciano il tempo che trovano, o non hanno fondamento, o non servono a gran che.
In verità, anzi, vale il contrario. Ovvero?
Ovvero moltissimi medicinali naturali, sonniferi naturali e rimedi presenti in natura risolvono il problema della insonnia e in diversi casi anche della ansia in modo perfetto senza dover ricorrere a medicamenti invasivi, pillole e terapie di lungo raggio.
I sonniferi naturali sono spesso riferiti a piante, radici o essenze di fiori che vengono utilizzate in modo naturale o al massimo sotto forma di infusi, magari bevuti o imbevuti, la cui assimilazione produce subito delle conseguenze positive.
Quali sono i principali sonniferi naturali
Molto spesso, si ricordano due classici esempio di sonniferi naturali tra i tanti rimedi che madre natura ci fornisce. Si parla della valeriana da un lato e della camomilla dall’altro.
Quando si fa uso di queste due soluzioni naturali, in moltissimi casi il problema della insonnia e dell’ansia viene risolto di per sè. Sembrerebbe una indicazione piuttosto semplicistica, ma così non lo è. Spesso la insonnia e l’ansia sono una sorta di tandem psicologico, e la prima condiziona l’altra e viceversa.
Ci si trova, in moltissimi casi, in presenza di pazienti che si trovano in difficoltà per un qualche tipo di stress che durante il giorno finiscono per attanagliare la stasi mentale e la tranquillità del soggetto: stress da lavoro, da famiglia, problemi di coppia, situazioni generalizzate o problemi di salute collaterali, assieme a tanti altri casi, possono produrre infatti dei fastidi che finiscono per incidere sulla qualità del sonno e sul progressivo incedere dell’ansia.
Si scatena in questo caso una sorta di circolo vizioso, con il ‘paziente’ che inizia non dormire o a non dormire bene, si sveglia agitato, stressato, e la sua ansia cresce. Ecco perchè, quale che sia il problema, prima ancora di procedere con operazioni invasive a carattere farmacologico, l’uso di sonniferi naturali come la camomilla o la valeriana può essere la migliore strada.
Si possono assumere, sia la valeriane che la camomilla, sotto forma di infusi, bevande, aromi o anche pillole di erboristeria, per fare degli esempi: si tratta di rimedi assolutamente non invasivi che agiscono a livello di ricettori psicologici e finiscono per distendere i cosiddetti nervi di modo da poter indurre la persona a una situazione di relax.
Come comportarsi prima di assumere i sonniferi naturali
Ma è altrettanto importante dire che di per sè un rimedio naturale come può per appunto essere un sonnifero naturale non può spesso bastare da solo. E attenzione. Non si sta parlano appena della facile soluzione di ricorrere a una qualche pillola e farmaco per addormentarsi, pensando così di rivolvere il problema.
Il punto cruciale, infatti, è che spesso il problema della insonnia così come quello degli stati di ansia fa riferimento, magari, nella gran parte dei casi, a situazioni problematiche pregressi, stati psicologici di fragilità o di debolezza che possono essere transitori, temporanei, duraturi o anche atavici.
E inoltre, possono anche accompagnarsi a degli stili di vita non proprio ineccepibili. Spesso non si dorme non solo perchè stressati o ansiosi o agitati, ma perchè non si hanno delle buone abitudini alimentari, sociali o comportamentali.
Mangiare troppo, o troppo tardi la sera, ad esempio nel breve e medio termine può portare problemi che dalla cattiva digestione ‘contagiano’ lo stato percettivo che produce ansia e insonnia. Bere troppo e abitualmente o fumare, assumere caffè o altre sostanze eccitanti, poi, peggiora le cose.
Anche la poca propensione a fare un minimo di attività fisica può produrre insonnia o stress, dal momento che anche il corpo, come si suol dire vuole la sua parte. Una buona relazione emotiva e anche sessuale col partner, una buona interazione di gioco con i più piccoli, anche abitudini come una buona lettura o il guardare programmi televisivi non eccessivamente carichi di messaggi preoccupanti o di terrore aiutano, in questo senso.
Dulcis in fundo, se ci si trova in presenza di problemi psicologici, difficoltà sociali o relazionali, disturbi caratteriali o stati di ansia ben noti, sarebbe davvero piuttosto maturo da parte delle persone assumersi l’onere di prenderne coscienza e magari iniziare un percorso terapeutico che riguardi, perchè no, delle sedute da uno psicologo, incontri relativi al controllo delle proprie emotività, dei propri limiti e debolezze.
Come detto, molto spesso i problemi di ansia e sonno sono dei segnali di qualcosa di più profondo, se non occasionali e estemporanei. Conoscerli è l’anticamera della soluzione.
Usare poi sonniferi naturali può rendere la cosa più agevole, pratica e meno invasiva. Solo poi si può passare ai farmaci.
Farmaci per curare l’insonnia, cosa vi è da sapere
Va infatti detto, che i sonniferi alla lunga, possono essere deleteri e produrre degli effetti indesiderati. Se è pur tuttavia vero che la utilizzazione del sonnifero non è pericolosa per la salute dei cittadini ma che, anzi, la migliora, è nello stesso momento importante ricordare che si tratta di farmaci veri e propri.
Ormai sottoposti a dei prolungati test, i sonniferi ormai hanno controllato il rischio degli stessi effetti collaterali considerati quasi marginali: ma si parla pur sempre di salute e i sonniferi sono medicinali invasivi, per cui occorre andarci piano sempre.
I sonniferi sono farmaci che vengono utilizzati dai medici specialisti per tutti i pazienti che, dopo una attenta valutazione, dimostrano di non poter superare le loro difficoltà di insonnia, ansia o altre problematiche con cure naturali e con miglioramenti dello stile di vita.
Si citano i disturbi del sonno e le incapacità di dormire nel base a dei particolari percorsi terapeutici che sono necessari da mettere in piedi prima si assumere i medicinali: la prima cosa da sapere è il quadro del paziente e in una fase successiva decidere quali usare e valutare gli effetti indesiderati e collaterali.
Analisi della posologia e degli usi consentiti
Se si parla di medicinali per curare il sonno bisogna sempre pensare che non basta sfogliare il foglio illustrativo per farsi una idea precisa. Anche perchè i farmaci, se non sono naturali, non possono essere assunti senza una prescrizione medica.
E’ compito infatti del medico presso cui si è in cura stabilire se e quale farmaco usare e perchè e fino a quando e in quale entità a livello di posologia.
Al momento di stabilire quale sia la posologia e alla tipologia del farmaco, da prescrivere secondo gli usi consentiti vi sono poi le valutazioni sui possibili effetti collaterali.
Un farmaco per curare la ansia e il sonno non va sul mercato vendibile senza la prescrizione medica e comunque il medico è tenuto a dire al paziente tutto in merito alla possibilità di andare incontro a effetti indesiderati, così come è tenuto a conoscere nel particolare tutto sullo stato di salute del paziente, delle altre eventuali applicazioni e farmaci che usa e che prende per scongiurare una eventuale interazione.